Carismi in comunione e leadership
Torna, il 9 dicembre prossimo, la terza edizione del corso “Svegliate il mondo”, rivolto agli animatori della vita consacrata. Quest’anno avrà come titolo “Carismi in comunione e Leadership”. Il corso è promosso dal Centro Evangelii Gaudium dell’Istituto Universitario Sophia e dai Centri di spiritualità per consacrati di Loppiano.
«Mi attendo che “svegliate il mondo”,» scriveva Papa Francesco il 21 novembre 2014, nella Lettera Apostolica rivolta a tutti i consacrati e alle consacrate, all’inizio dell’anno a loro dedicato «perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia. (…) Il profeta riceve da Dio la capacità di scrutare la storia nella quale vive e di interpretare gli avvenimenti (…). È capace di discernimento e anche di denunciare il male del peccato e le ingiustizie, perché è libero, non deve rispondere ad altri padroni se non a Dio, non ha altri interessi che quelli di Dio».
Anche i Centri internazionali di spiritualità “Claritas” e “Casa Emmaus”, che hanno sede a Loppiano (rispettivamente animati dai religiosi e dalle religiose), raccolsero la sfida che papa Francesco rivolgeva ai seguaci di fondatori e fondatrici di famiglie carismatiche. Ma per loro, con la sfida, sorsero anche tante domande: come fare per diventare, come auspicava il Papa, nella stessa Lettera Apostolica, “esperti di comunione”, «testimoni e artefici di quel “progetto di comunione” che sta al vertice della storia dell’uomo secondo Dio»? E come superare gli ostacoli che possono impedire di diventare quei consacrati-profeti di cui il mondo ha bisogno?
La loro risposta a queste domande fu la creazione, in collaborazione con il Centro Evangelii Gaudium, dell’Istituto Universitario Sophia, di un corso di qualificazione per la formazione e l’animazione in vita consacrata, dal titolo: “Svegliate il Mondo!”.
Racconta Padre Theo Jansen del Centro di spiritualità “Claritas”: «Molto spesso succede che a un religioso o una consacrata viene chiesto di diventare superiore di una comunità o provinciale, oppure viene eletto generale… Chi accetta lo fa con timore e tremore, perché si tratta di una grande responsabilità alla quale non ci si sente mai preparati».
Essere leader, in una comunità religiosa, non è lo stesso che fare il capoufficio!
A partire da queste esigenze prende forma il programma del corso: il primo anno ci si è concentrati sullo studio della Lettera Apostolica di Papa Francesco; il secondo anno è stato dedicato all’animazione nella vita comunitaria e alla formazione alla leadership; il prossimo corso avrà come titolo: “Carismi in comunione e Leadership”.
La modalità di svolgimento del corso è di tipo residenziale e coniuga studio, vita pratica e preghiera, per rispondere alle sfide evidenziate nella “Evangelii Gaudium”. Fondamentale, è il contributo di esperienza e di competenze che ciascun partecipante porterà in aula. I moduli dei corsi sono mensili, e si svolgeranno dalla domenica sera fino al martedì dopo pranzo. La sede presso cui si svolgeranno i lavori è il Centro Internazionale di spiritualità “Claritas”. L’Istituto Universitario Sophia riconosce ai partecipanti 10 crediti formativi.
«Questo corso mi ha dato una visione nuova sulla vita consacrata e sulla mia identità missionaria. Parto per l’Africa con rinnovato entusiasmo» scrive, a conclusione del primo corso, padre Jos, della congregazione dei Padri Bianchi.
Suor Mara, delle Figlie di S. Eusebio di Vercelli, osserva: «Mi sono chiesta come svegliare il mondo. Occorre prima svegliare noi stessi! La ricchezza e la profondità dei contenuti ricevuti e l’esperienza di comunione vissuta, hanno risvegliato in me la gioia di essere consacrata. Il corso ha aperto mente e cuore a prospettive nuove, allargando l’orizzonte di un futuro da costruire insieme, in modo profetico».
Ai primi due corsi, hanno partecipato anche alcuni focolarini: «Il frutto è stato molteplice, – spiega Roberto, di Loppiano – dalla gioia della comunione, all’apertura di piste molto interessanti per servire meglio l’Opera di Maria e la Chiesa. E poi, la rinnovata scoperta che ogni carisma ha tanto da dare all’altro».
Un’esperienza, insomma, destinata a evolversi e svilupparsi, nell’alveo di quella formazione che Papa Francesco ci ha proposto durante la sua visita a Loppiano: «Bisogna educarsi a esercitare insieme i tre linguaggi: della testa, del cuore e delle mani. Bisogna cioè imparare a pensare bene, a sentire bene e a lavorare bene. (…) In modo che questi tre linguaggi siano interconnessi: che tu pensi quello che senti e fai, tu senti quello che pensi e fai, tu fai quello che senti e pensi, in unità».
Per informazioni e iscrizioni: p. Theo Jansen 338 684 5737; d. Patrizio Sinigaglia 348 928 1088; Maria Teresa Vandick 320 631 6184.
Fonte: Loppiano