Dalle periferie del mondo al Vaticano
“[…] Lo si capirà, questa sintesi trovava il focus centrale nell’AMORE. Cos’è la verità? Non è mai cruda e chiusa. E’ una persona, è Gesù che è amore. Così dove non c’è amore non c’è nemmeno verità. Non è più concepibile una verità solo razionale, servono pure gli affetti, che non puoi togliere dalla persona umana, perchè sono integrati nella vita”
(Dalle periferie del mondo al Vaticano, p.117)
“[…] Non siamo convinti, in realtà, che la nostra vita debba essere collegiale: servirebbe la decisione di convivere di più insieme, anche nel tempo e nello spazio. Siamo capaci di aiutarci eroicamente in situazioni particolari, ma non lo siamo per i semplici bisogni del singolo. A volte basterebbe chiedersi l’un l’altro: “Come stai? Come va la tua anima? Hai speranza? Stai passando un momento difficile? […] Per arrivare ad una collegialità affettiva, oltre che effettiva, serve una vera educazione che parta dalle parrocchie e dai seminari. Altrimenti le cose non cambieranno“
(Dalle periferie del mondo al Vaticano, p.133)