IL FASCINO DI INTERNET. I RISCHI DELLA DIPENDENZA
Senza dubbio Internet è uno strumento di cui sarebbe molto difficile, oggi, fare a meno. Le offerte della Rete sono ormai tanto numerose da rendere la “vita online” un’esperienza quasi indispensabile per il lavoro, per la pastorale, per la comunità e per la Chiesa. L’impossibilità di fare a meno di qualcosa si allaccia subito a un concetto che suona come negativo e insidioso, il concetto di dipendenza. L’essere “dipendente” è una condizione connaturata alla nostra vita in ogni suo aspetto. Abbiamo necessità di mangiare e dormire, come anche di avere una vita sociale e affettiva. Senza tutto questo non staremmo bene con noi stessi. In questo senso Internet ci consente di soddisfare bisogni importanti, da quelli legati al desiderio di apprendere, fino a quelli legati alla relazione con l’altro. Per chi ha scelto la vita consacrata la Rete rappresenta un altro terreno su cui seminare e far crescere gli insegnamenti del Vangelo. Questo, senza sottovalutare, però, i rischi in cui possiamo incappare: la possibilità di sviluppare una dipendenza patologica da Internet è dietro l’angolo per ognuno di noi. Anche nelle comunità di consacrate e consacrati. Entriamo ora, passo passo, in un chiarimento che potrebbe sembrare difficile, ma che è indispensabile per capire tutto il peso e la gravità di un eccesso d’uso della Rete.
Di cosa si tratta?
http://www.usminazionale.it/2011_12/cangia.htm