Menu
Blog Vita Consacrata & Psicologia
a cura della Dott.ssa Chiara D'Urbano Psicologa e Psicoterapeuta
  • Home
  • Chi Siamo
  • Articoli
  • Documenti
  • Libri consigliati
  • Contatti
Close Menu
Il fratello “pesante”
19 Settembre 2017

Il fratello “pesante”

Dott.ssa Chiara D'Urbano Articoli, News

Non riesco a sopportare un fratello di comunità. L’ho visto all’opera nella sua falsità. Ne ho anche parlato con un superiore, ma non voglio accusarlo, potrebbe essere una mia antipatia personale. Comunque non lo reggo proprio e cerco di stargli lontano più possibile.

Sento spesso dire dai religiosi, quando ci sono difficoltà tra loro, che siano uomini o donne, che in famiglia è tutto più facile e le tensioni si riescono a superare più facilmente, anche quando sono molto più gravi di quelle che accadono in comunità. Mi fanno sempre riflettere queste parole!

In effetti l’espressione famiglia, applicata alle realtà di vita in comune, al di fuori della famiglia naturale, non mi ha mai convinto fino in fondo, perché mi pare che rischi di creare più sensi di colpa del dovuto, e a volte sia ambigua. Mi spiego.

Chi l’ha detto che si debbano provare spontaneamente buoni sentimenti tra i membri della comunità? E perché dovrebbe scandalizzare se ci sono antipatie tra due persone?

Ho l’impressione che per il fatto che la fraternità sia una dimensione oggi particolarmente sentita, questa possa essere fraintesa, e alcune comunità abbiano trasformato le sollecitazioni a migliorare il clima del vivere insieme, come uno strano tentativo di creare rapporti di amicizia, a tutti i costi.

Dico strano perché l’amicizia tra persone adulte, che non siano in coppia, ha delle caratteristiche specifiche, come la non esclusività, l’apertura agli altri, il rispetto profondo del percorso individuale e quindi l’aiuto a compierlo, mentre talvolta viene tradotta in forme di vicinanza al limite della dipendenza, o di altre curiose modalità goliardiche.

La vita comunitaria non richiede di essere amici e quindi non risparmia antipatie “a pelle”, non dico niente di nuovo. Il calore dei rapporti, l’affettuosità del clima comunitario, l’interessamento reciproco (il senso di “famiglia”, appunto), senza i quali si vivrebbe come estranei, sono aspetti “lavorati”, non spontanei (se lo sono tanto meglio, ma non è detto), che richiedono un lavoro continuo di volontà, mica di buoni sentimenti.

Per cui, il mio suggerimento è di confrontarsi con qualcuno: formatore, superiore, una persona di fiducia. Ma “l’oggetto” del confronto, credo, più che la simpatia o l’antipatia, dovrebbe essere il proprio modo di vivere e quali attese (e pretese) si hanno nei rapporti comunitari.

Mi ripeto, ma non resisto: è essenziale che si lavori sulla maturità individuale, perché altrimenti è davvero alto il rischio che poi nella vita in comune si amplifichino le fragilità affettive e i fraintendimenti dello stare assieme.

Non a caso, la vita in comune è una scelta che può essere fatta solo in età adulta.

Lettera del vicario episcopale per la vita consacrata, don Antonio Panfili La responsabile anaffettiva

Related Posts

vivere-insieme

News, Top News

Vivere insieme: essere generativi

Virginia Daily Life

News, Top News

Omosessuale in comunità

perdono

News, Top News

Quello che nessuno dice sul perdono

Il BLOG: In questo spazio sempre aggiornato riflessioni, documenti, eventi, libri affrontano le domande e i dubbi, e narrano i percorsi di quanti cercano o hanno trovato la propria felicità come sacerdoti, religiosi, o attraverso le forme più varie di vita in comune. La chiamata di Dio e la felicità personale si corrispondono: l’uomo felice è l’uomo che ha trovato la propria strada, quella divina.

Cerca nel Blog

Ultimo Libro Chiara D'Urbano

Approfondimenti

Recensione di Don Massimo Cavallo



Eventi

  • 19-novembrePersone omosessuali, quale accoglienza?
    19 Novembre 2020
  • USMI-CISMVita Consacrata: Laboratorio di nuova umanità
    14 Novembre 2020
Back To Top
Blog Vita Consacrata & Psicologia
© Blog Vita Consacrata & Psicologia 2021
a cura della Dott.ssa Chiara D'Urbano Psicologa e Psicoterapeuta.
Copyright, Privacy, Cookie